Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17989 del 12 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:17989PEN

Massima

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Il delitto di estorsione si configura quando l'agente, mediante minacce o violenza, costringe la vittima a compiere un atto di disposizione patrimoniale a proprio vantaggio, procurandosi così un ingiusto profitto. Ai fini della sussistenza del reato, non è necessario che l'agente consegua effettivamente il profitto sperato, essendo sufficiente che la condotta minacciosa sia diretta a tale scopo. Pertanto, il datore di lavoro che, mediante gravi minacce, costringe i propri dipendenti a lavorare senza corrispondere loro la dovuta retribuzione, realizza il delitto di estorsione, in quanto la prestazione lavorativa non retribuita costituisce un ingiusto profitto per l'agente. La valutazione delle prove, comprese le dichiarazioni testimoniali, è rimessa al prudente apprezzamento del giudice di merito, la cui motivazione deve essere logica e immune da vizi logici o giuridici. L'impossibilità sopravvenuta di ripetere in dibattimento le dichiarazioni rese in sede di indagini preliminari da un testimone, dovuta alla sua irreperibilità per cause imprevedibili, legittima la lettura di tali dichiarazioni ai sensi dell'art. 512 c.p.p., senza che sia necessario esperire ulteriori ricerche per rintracciare il testimone, essendo sufficiente che il giudice motivi adeguatamente la propria valutazione in proposito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

((omissis)), quale difensore di fiducia di D'. Gi. (n. il (OMESSO));

avverso la sentenza della Corte d'appello di Messina, sezione penale, in data 21/11/2005;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dr. ((omissis)).

Udita la, requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr. PASSACANTANDO Guglielmo, il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

Udito il difensore che ha concluso per l'accoglimento del ric…

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