Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38527 del 2 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:38527PEN

Massima

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La remissione tacita di querela, ai sensi dell'art. 152 c.p., non può essere desunta dalla sola mancata comparizione del querelante all'udienza, nonostante l'avviso previamente notificatogli con l'avvertimento che la sua assenza sarebbe stata interpretata come remissione tacita. Il comportamento processuale del querelante, infatti, non può costituire espressione dell'intento di remissione dell'istanza punitiva, in quanto il querelante non ha l'obbligo di comparire e la legge non ricollega alla sua assenza tale conseguenza. La remissione tacita di querela è prevista solo con riguardo alla remissione extraprocessuale, che richiede un comportamento del tutto incompatibile con l'intenzione di persistere nella richiesta di punizione del colpevole. Pertanto, la mera assenza del querelante all'udienza non integra gli estremi della remissione tacita di querela ai sensi dell'art. 152 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di LANCIANO;

nei confronti di:

1) SC. DO. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 28/10/2008 GIUDICE DI PACE di ATESSA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. FEDERICO RAFFAELLO;

Udito il Procuratore Generale presso questa Corte di Cassazione, in persona del Dott. IACOVIELL…

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