La remissione di querela estingue il reato di diffamazione, comportando l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna e la condanna del querelato al pagamento delle spese del procedimento. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che la remissione di querela, quale causa di estinzione del reato di diffamazione, determina l'annullamento della sentenza di condanna senza rinvio, con conseguente condanna del querelato al pagamento delle spese processuali. Tale principio si fonda sulla natura privatistica del reato di diffamazione, che consente alla persona offesa di rimettere la querela, facendo venir meno la punibilità del fatto. La Corte ha quindi riconosciuto l'efficacia estintiva della remissione di querela, quale manifestazione della volontà della persona offesa di rinunciare all'azione penale, con conseguente cessazione della materia del contendere e annullamento della sentenza impugnata senza rinvio. Il querelato, in tale ipotesi, è condannato al pagamento delle spese processuali in applicazione della disciplina generale prevista dall'articolo 340 del codice di procedura penale.