Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 5409 del 6 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:5409PEN

Massima

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Il reato di calunnia si configura quando l'agente, pur sapendo l'innocenza della persona denunciata, presenta querela incolpandola di un reato che non ha commesso. La condanna per calunnia è confermata anche quando il ricorso per Cassazione deduca motivi diversi da quelli consentiti, risolvendosi in censure alla ricostruzione e valutazione dei fatti operata dai giudici di merito, purché la motivazione sia giuridicamente corretta e priva di vizi logici. In tali casi, il ricorso è dichiarato inammissibile con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, in relazione alla natura delle questioni dedotte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

QU. Fa. , n. a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Milano, emessa in data 23.9.2006;

- letto il ricorso e il provvedimento impugnato;

- udita in pubblica udienza la relazione del Cons. Dr. F. Ippolito;

- letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA IN FATTO E IN DIRITT…

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