Cassazione penale Sez. II sentenza n. 853 del 9 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:853PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di plurimi delitti di usura, riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori ed esercizio abusivo di attività finanziaria può essere configurato sulla base di gravi indizi di colpevolezza desumibili da una trama di rapporti personali, societari e finanziari tra i presunti sodali, caratterizzati da modalità sospette e opache di movimentazione di ingenti capitali di provenienza illecita, anche attraverso l'utilizzo di prestanome e società di comodo, nonché da comportamenti processuali orientati alla dissimulazione e alla reciproca copertura. In tale contesto, la gravità indiziaria per i reati fine di usura e di esercizio abusivo del credito può essere desunta anche da intercettazioni telefoniche che rivelino la capacità del capo dell'associazione di procedere a continui e costanti prestiti ad individui, nonché dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia e di persone offese, anche in assenza di una prova diretta della discrasia tra capitale e interessi. Inoltre, il pericolo di recidiva, che giustifica l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, può essere desunto dalla gravità dei fatti, dalla complessa articolazione della struttura associativa, dalla mancata dissociazione degli indagati e dai loro tentativi di influenzare le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, nonché dai precedenti penali di alcuni di essi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS);

2. (OMISSIS);

3. (OMISSIS);

avverso l'ORDINANZA del Tribunale della liberta' di Salerno del 21.8.2012;

Udita la relazione fatta dal consigliere PRESTIPINO ANTONIO;

Sentito il Procuratore Generale in persona del dr. DELEHAYE Enrico che ha concluso per il rigetto del ricorso.

Sentito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 21/24.8.2012…

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