Consiglio di Stato sentenza n. 2412 del 2014

ECLI:IT:CDS:2014:2412SENT

Massima

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La destinazione urbanistica di un'area non può essere modificata d'ufficio dalla Regione in sede di approvazione del Piano Regolatore Generale, in assenza di adeguata motivazione che dimostri la sussistenza dei presupposti previsti dalla legge regionale, quali l'accoglimento di osservazioni degli interessati o l'esigenza di coordinamento con altri piani territoriali. In particolare, qualora l'area sia già classificata dal previgente strumento urbanistico come destinata ad attività estrattive e connesse, e risulti inclusa nel Piano Regionale delle Attività Estrattive, la Regione non può modificare d'ufficio tale destinazione urbanistica in zona agricola senza fornire una motivazione specifica che giustifichi tale scelta, in considerazione della incompatibilità oggettiva di un uso agricolo con le caratteristiche geomorfologiche del sito e la sua pregressa vocazione estrattiva. La modifica d'ufficio operata dalla Regione, in assenza dei presupposti di legge e di adeguata motivazione, integra un eccesso di potere per difetto dei presupposti e violazione di legge, comportando l'annullamento della relativa deliberazione di approvazione del Piano Regolatore Generale. Ciò anche in considerazione del fatto che la previsione di una zona estrattiva nel Piano Regolatore Generale risulta necessaria per assicurare il coordinamento con le previsioni del Piano Regionale delle Attività Estrattive, senza che possa ritenersi sufficiente il mero rinvio a quest'ultimo strumento di pianificazione.

Sentenza completa

N. 08955/2011
REG.RIC.

N. 02412/2014REG.PROV.COLL.

N. 08955/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8955 del 2011, proposto da:
Regione Puglia, in persona del Presidente
pro-tempore
della Giunta Regionale, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliata in Roma, alla via Barberini n. 36, presso la delegazione della Regione Puglia, per mandato a margine dell'appello;

contro

Marmifera Apricenese S.r.l. in persona del legale rappresentante
pro-tempore
, non costituita nel giudizio d'appello;

nei confronti di

Comune di Apricena, in persona del Sindaco
pro-tempore
, non costituito nel giudizio di primo grado e nel giudizio d'appello;

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