Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5689 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:5689SENT

Massima

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L'amministrazione, nell'esercizio del proprio potere discrezionale in materia di rilascio di permessi di soggiorno, è tenuta a rivalutare la posizione del richiedente in autotutela, revocando il provvedimento di diniego e adottando il titolo di soggiorno richiesto, qualora nel corso del giudizio emerga che la pretesa del ricorrente risulti pienamente soddisfatta. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare la cessazione della materia del contendere, compensando le spese di giudizio in considerazione della peculiarità della controversia. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'amministrazione, nell'esercizio del proprio potere discrezionale in materia di rilascio di permessi di soggiorno, ha l'obbligo di rivalutare la posizione del richiedente in autotutela, revocando il provvedimento di diniego e adottando il titolo di soggiorno richiesto, qualora nel corso del giudizio emerga che la pretesa del ricorrente risulti pienamente soddisfatta. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare la cessazione della materia del contendere, compensando le spese di giudizio in considerazione della peculiarità della controversia. Questa massima giuridica esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato. La formulazione al presente indicativo, l'assenza di riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali, rendono la massima autosufficiente e applicabile a casi analoghi.

Sentenza completa

N. 07049/2010
REG.RIC.

N. 05689/2014 REG.PROV.COLL.

N. 07049/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7049 del 2010, proposto da: Zubi Ullah, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via Ovidio, 9;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del l.r. p.t., rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato di Roma;

per l'annullamento

- del decreto emesso dalla Questura di Roma in data 03.03.2010, notificato in data 04.06.2010;.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero dell'Interno;

Viste le memorie difensive;

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