Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28082 del 26 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:28082PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione mafiosa è un reato a forma libera e di pericolo presunto, che si perfeziona con l'ingresso dell'agente nell'organizzazione criminale, a prescindere dal compimento di specifiche attività delittuose. La mera affiliazione, ufficializzata secondo i rituali dell'associazione, costituisce di per sé un indicatore di grande valore indiziario, in quanto comporta la messa a disposizione del singolo in favore del sodalizio, rafforzandone la struttura e la capacità di nuocere. Anche in assenza di un ruolo operativo stabile e predefinito, la consapevolezza del contributo fornito agli altri associati e della metodologia sopraffattoria propria dell'organizzazione mafiosa è sufficiente a integrare la condotta partecipativa, essendo irrilevante che l'affiliato non abbia ancora ricevuto specifici incarichi. La cerimonia di affiliazione, in particolare, rappresenta il momento di ufficializzazione della messa a disposizione del singolo, assumendo rilievo probatorio nella dimostrazione della partecipazione all'associazione mafiosa. Pertanto, la sola affiliazione, unitamente agli altri elementi indiziari, può fondare il giudizio di gravità indiziaria ai fini dell'applicazione della misura cautelare, senza che sia necessario dimostrare un dinamismo operativo all'interno del sodalizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. MOROSINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 05/02/2019 del TRIB. DEL RIESAME di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa BORRELLI PAOLA;
udite le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale Dott. TOCCI STEFANO, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'Avv. (OMISSIS), per l'indagato, che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. L'ordin…

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