Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34865 del 12 agosto 2015

ECLI:IT:CASS:2015:34865PEN

Massima

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La sottrazione di un bene sottoposto a pignoramento, anche senza l'effettivo incasso dello stesso, integra il reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice di cui all'art. 388 commi 3 e 4 c.p., qualora la condotta del custode, consistente nella rimozione del bene e nel suo mancato accantonamento a disposizione della procedura esecutiva, sia ingiustificata e non comunicata all'ufficio esecutante. In tali casi, la mera "amotio" della "res" pignorata, senza la necessità dell'effettivo incasso, è sufficiente a integrare gli elementi oggettivi e soggettivi del reato, in quanto dimostra la volontà e la consapevolezza del custode di sottrarre il bene alla garanzia del creditore. La pena può essere adeguatamente commisurata tenendo conto della recidiva del reo, senza che ciò comporti un vizio di motivazione, laddove il giudice abbia adeguatamente giustificato l'esclusione del giudizio di prevalenza delle attenuanti generiche sulla recidiva, anche alla luce dei plurimi e gravi precedenti penali dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenz - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. MOGINI S. - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierlui - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 381/13 pronunciata dalla Corte d'Appello di Bologna il 16/10/2013;

letti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

udita la relazione fatta dal consigliere Dott. MOGINI Stefano;

udite le conclusioni del sostituto procuratore generale Dott. GAETA Pietro, che ha concluso chiedendo dichiararsi il ricorso inammissibile.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) ricorre per mezzo del suo difensore …

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