Consiglio di Stato sentenza n. 3382 del 2011

ECLI:IT:CDS:2011:3382SENT

Massima

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La destinazione urbanistica di un'area, stabilita dallo strumento di pianificazione territoriale, costituisce il limite inderogabile per la realizzazione di interventi edilizi, anche se questi risultino compatibili con la disciplina generale sulle attrezzature di interesse pubblico. L'amministrazione comunale, nell'esercizio del proprio potere di controllo sull'attività edilizia, è tenuta a verificare la conformità del progetto alle previsioni urbanistiche vigenti e può legittimamente negare il rilascio del titolo abilitativo qualora accerti il contrasto tra l'intervento proposto e la destinazione di zona, senza che sia necessario procedere ad ulteriori approfondimenti istruttori. Il mancato rispetto della destinazione urbanistica di un'area non può essere superato attraverso un'interpretazione estensiva o analogica della normativa, essendo necessario il ricorso agli strumenti di pianificazione urbanistica per modificare la classificazione dell'area. Inoltre, la mancata dimostrazione della titolarità del diritto sull'area interessata dall'intervento, pur rilevante sotto il profilo della legittimazione a richiedere il titolo edilizio, non costituisce un vizio autonomo del provvedimento di diniego, qualora questo sia comunque fondato sul contrasto con la destinazione urbanistica. Infine, l'amministrazione non è tenuta a fornire ulteriori motivazioni rispetto a quelle già esposte nel provvedimento di diniego, essendo sufficiente il richiamo al mancato rispetto della disciplina urbanistica vigente per giustificare il rifiuto del titolo abilitativo.

Sentenza completa

N. 09709/2004
REG.RIC.

N. 03382/2011REG.PROV.COLL.

N. 09709/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9709 del 2004, proposto da:
Immobiliare Meridiana Snc dei Fratelli Galeri, rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso il primo, in Roma, via G. Nicotera, 29;

contro

Comune di Brescia, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il medesimo, in Roma, via ((omissis)), 13;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. LOMBARDIA - SEZ. STACCATA DI BRESCIA n. 01152/2003, resa tra le parti, concernente DINIEGO CONCESSIONE EDILIZIA.

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;<…

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