Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27199 del 13 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:27199PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p. si configura non solo per il mero inserimento formale nell'organizzazione criminale, ma richiede la dimostrazione di un ruolo dinamico e funzionale del soggetto agente, che si manifesti attraverso un contributo concreto e consapevole al perseguimento dei fini illeciti comuni, con una stabile e organica compenetrazione nel tessuto organizzativo del sodalizio. Pertanto, la mera affiliazione o il semplice interessamento a vicende interne dell'associazione non sono sufficienti, dovendosi accertare un effettivo apporto del singolo partecipante, idoneo a rafforzare la capacità operativa e la forza intimidatrice del gruppo criminale. Inoltre, il reato di riciclaggio ex art. 648-bis c.p. presuppone la consapevolezza della provenienza delittuosa del denaro oggetto di reimpiego, non essendo sufficiente la mera conoscenza di un flusso di denaro proveniente da ambienti criminali, in assenza di elementi che comprovino la volontà di ostacolare l'identificazione della sua origine illecita. Pertanto, la condotta di reimpiego di capitali in attività economiche, pur se realizzata in un contesto di agevolazione dell'organizzazione mafiosa, non integra automaticamente il reato di riciclaggio, dovendo essere accertata la specifica consapevolezza della provenienza delittuosa del denaro da parte del soggetto agente. Infine, la valutazione della gravità del fatto ai fini della concessione delle attenuanti generiche non può prescindere dalla considerazione dell'effettivo contributo fornito dal singolo partecipante all'associazione mafiosa, anche con riferimento alle condotte di reimpiego di capitali illeciti, in quanto tali condotte, pur non integrando autonomamente il reato di riciclaggio, denotano comunque un elevato grado di pericolosità sociale per l'inquinamento dell'economia legale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - rel. Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato l'(OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/04/2017 della CORTE d'APPELLO di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. TRONCI Andrea;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sost. Dott.ssa DE MASELLIS Mariella, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha insistito nella richiesta di accoglimento del ricorso.
R…

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