Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 37493 del 14 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:37493PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La presunzione relativa di adeguatezza della custodia cautelare in carcere prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. per i delitti aggravati ai sensi dell'art. 416-bis.1 c.p. può essere superata dalla prova contraria, la quale deve essere valutata in modo diverso rispetto all'associato, tenendo conto della mancanza dell'affectio societatis e della minore rigorosità della valutazione prognostica sul pericolo di reiterazione del reato. Pertanto, il giudice è tenuto a motivare puntualmente sull'attualità delle esigenze cautelari, considerando anche il rilevante lasso di tempo trascorso tra la commissione del fatto e l'emissione della misura, nonché l'interruzione di ogni rapporto con l'associazione mafiosa e l'assunzione di un regolare lavoro presso un'azienda estranea ai fatti, elementi che possono far venir meno il pericolo di reiterazione del reato. La mera possibilità astratta di commettere nuovi reati per ottenere profitti illeciti non è sufficiente a giustificare la sussistenza delle esigenze cautelari, in assenza di elementi concreti e attuali che dimostrino la persistenza del pericolo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. VENEGONI Andrea - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 673/21 del 26.4.2021 del TRIBUNALE RIESAME CATANZARO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANDREA VENEGONI;
letta la requisitoria scritta del sostituto PG che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
FATTO E DIRITTO
1. (OMISSIS) ricorre a questa Corte per l'annullamento dell'ordinanza del Tribunale di Catanzaro, quale giudice del Riesa…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.