Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4728 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:4728SENT

Massima

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La concessione in uso di un bene pubblico o di interesse generale ad un privato non sostituisce automaticamente le autorizzazioni amministrative necessarie per lo svolgimento delle attività da svolgersi nell'area, salvo diversa previsione nel titolo concessorio. La concessione opera come titolo di legittimazione della parte privata, ma non esclude la necessità di ottenere i puntuali titoli abilitativi previsti dalla legge per l'esercizio delle specifiche attività. Pertanto, il concessionario deve dotarsi, volta per volta, delle autorizzazioni amministrative necessarie, non essendo sufficiente che le stesse attività siano già state considerate dall'Amministrazione ai fini del rilascio della concessione. Tuttavia, nel caso di attività accessorie e strumentali alla gestione del bene pubblico concesso, come l'attività di ristorazione in un impianto sportivo, la destinazione urbanistica di "servizi pubblici di interesse comune" non può essere interpretata in modo restrittivo da precludere tale attività accessoria, in assenza di specifiche e motivate esigenze di tutela di interessi pubblici prevalenti. Ciò in applicazione dei principi di liberalizzazione delle attività economiche e di proporzionalità dei limiti imposti dalla pianificazione urbanistica, che impongono un'interpretazione restrittiva delle norme che restringono l'esercizio di attività commerciali. Inoltre, l'annullamento di un titolo edilizio, come la SCIA, non può essere disposto per carenze documentali che l'Amministrazione avrebbe potuto richiedere in via preventiva, in applicazione del principio di leale collaborazione procedimentale, né può essere seguito dalla sanzione demolitoria, quando la normativa prevede solo sanzioni pecuniarie.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/04/2018

N. 04728/2018 REG.PROV.COLL.

N. 02444/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2444 del 2016, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
US Palestrina 1919 S. S. a r.l. Dilettantistica, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avvocati Gianluca Calistri, Sabrina Morelli, con domicilio eletto presso lo studio Studio Legale Slm & Associati in Roma, via Crescenzio n. 63;

contro

Comune di Palestrina, rappresentato e difeso dall'avvocato Salvatore Bellomia, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Gradisca, n. 7;

per l'annullamento, previa sospensione,

- della determinazione n. 34 del 18 gennaio 2016, di an…

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