Cassazione penale Sez. II sentenza n. 32008 del 25 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:32008PEN

Massima

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Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca ex art. 12-sexies della legge n. 356 del 1992 può essere legittimamente disposto anche in assenza di una chiara dimostrazione della sproporzione tra il valore dei beni sequestrati e i redditi dichiarati dall'indagato, qualora emerga che tali beni siano il frutto o il reimpiego di proventi di attività illecite, come il gioco d'azzardo clandestino, di cui l'indagato si sia avvalso per il proprio sostentamento. In tali casi, i proventi di attività illecite non possono essere computati ai fini della valutazione della sproporzione, essendo irrilevante che l'indagato non abbia dichiarato al fisco tali proventi, in quanto l'ordinamento non può riconoscere alcun valore a ricchezze accumulate attraverso condotte criminose. Inoltre, il sequestro preventivo può essere disposto anche quando i beni costituiscano il corpo del reato di cui all'art. 12-quinquies della legge n. 203 del 1992, a prescindere dalla dimostrazione della sproporzione patrimoniale. Il giudice, pertanto, nel valutare la legittimità del sequestro preventivo finalizzato alla confisca, deve verificare la sussistenza di gravi indizi di reato e il pericolo di dispersione o di trasformazione dei beni, senza che sia necessario dimostrare in modo analitico la sproporzione tra il valore dei beni e i redditi dichiarati dall'indagato, qualora emerga che tali beni siano il frutto di attività illecite o costituiscano il corpo del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. SGADARI G. - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 03/09/2015 del Tribunale di Messina;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal Consigliere Dott. SGADARI Giuseppe;
lette le conclusioni scritte del Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. FODARONI Giuseppina, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con l'ordinanza in epigrafe, il Tribunale…

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