Cassazione penale Sez. I sentenza n. 21126 del 29 maggio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:21126PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il concorso di persone nel reato di omicidio pluriaggravato può essere configurato anche nei confronti dell'appartenente all'organismo di vertice di un'organizzazione criminale di tipo mafioso che, pur non partecipando direttamente all'esecuzione materiale del delitto, presta il proprio consenso tacito all'esecuzione dello specifico fatto criminoso, mantenendo un comportamento silente nel corso di una riunione in cui viene deliberata l'uccisione della vittima designata. Ai fini della configurabilità del concorso morale, è sufficiente che l'imputato abbia partecipato alla fase deliberativa del reato, anche senza prendere parte attiva all'esecuzione materiale, purché il suo contributo psichico abbia avuto efficienza causale qualificata rispetto alla realizzazione del delitto. Non è necessario che l'imputato abbia ideato e voluto l'omicidio sin dal momento della sua adesione all'associazione criminale, essendo sufficiente che il fatto rientri nel più ampio programma criminoso del sodalizio, anche se non specificamente previsto al momento dell'ingresso nell'organizzazione. Ai fini del riconoscimento della continuazione tra il reato associativo e i reati fine, grava sull'imputato l'onere di allegare elementi specifici e concreti a sostegno dell'unitarietà del disegno criminoso, non essendo sufficiente il mero riferimento alla contiguità cronologica degli addebiti e all'identità dei titoli di reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta da:

Dott. ROCCHI Giacomo - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - Relatore

Dott. POSCIA Giorgio - Consigliere

Dott. LANNA ((omissis)) - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Mi.Gi. nato a N il (Omissis)
avverso la sentenza del 08/03/2023 della CORTE ASSISE APPELLO di NAPOLI
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BARBARA CALASELICE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore To.St. che ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi.
uditi i difensori, avv.ti L. Pe. e R. Qu. che hanno concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
Con la sentenza impugnata, la Corte di assise di appello di Napoli ha confermato la condanna, pronunciata d…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.