Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1954 del 2019

ECLI:IT:TARMI:2019:1954SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio della propria discrezionalità amministrativa, può avviare una procedura ad evidenza pubblica per il rilascio di una concessione su area demaniale lacuale, anche in presenza di una precedente concessione in scadenza, senza essere obbligato a rinnovare automaticamente il titolo in favore del precedente concessionario. L'istanza del precedente concessionario volta a ottenere l'esclusione di un altro soggetto interessato dalla procedura, per asserita carenza dei requisiti di partecipazione, non obbliga l'Amministrazione a provvedere, trattandosi di una richiesta di intervento in autotutela su una decisione già assunta dall'Ente. Le comunicazioni endoprocedimentali, come l'avvio del procedimento o richieste di pareri, non sono immediatamente lesive e, pertanto, non sono autonomamente impugnabili. L'Amministrazione, nel rispetto dei principi di buon andamento, imparzialità e trasparenza, può legittimamente avviare una procedura ad evidenza pubblica per il rilascio di una concessione su area demaniale, senza essere vincolata al rinnovo automatico in favore del precedente concessionario, valutando le diverse manifestazioni di interesse pervenute e adottando le conseguenti determinazioni, nel rispetto del contraddittorio e del giusto procedimento.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/09/2019

N. 01954/2019 REG.PROV.COLL.

N. 02629/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2629 del 2018, proposto da
Al Molo S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Mario Lavatelli e Vincenzo Latorraca, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e con il secondo domiciliata in Milano, presso la Segreteria di questo Tribunale;

contro

Comune di Como, rappresentato e difeso dagli avvocati Marina Ceresa, Marilisa Ogliaroso e Chiara Piatti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

Scilla Lorella Bonfanti, non costituita in giudizio;

per l'accertamento,

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