Cassazione penale Sez. II sentenza n. 52637 del 22 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:52637PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, ai fini della conferma di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, può essere desunta da un quadro indiziario grave, preciso e concordante, anche in assenza di prove dirette, purché tale quadro sia adeguatamente motivato dal giudice. In particolare, il giudice può legittimamente ritenere sussistenti i gravi indizi di colpevolezza sulla base dell'inserimento dell'indagato in una famiglia mafiosa, nell'ambito della quale si occupava di attività estorsive, nonché sulla base di intercettazioni e altri elementi fattuali, anche se la difesa contesta la valutazione di tali elementi. Il giudice non è tenuto a confutare in modo analitico tutte le deduzioni difensive, essendo sufficiente una motivazione che, pur sintetica, risulti logica e coerente con gli elementi di prova acquisiti. Inoltre, la mancata valutazione di specifici elementi a discarico prodotti dalla difesa non determina l'illegittimità del provvedimento, ove la motivazione complessiva risulti comunque adeguata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
contro l'ordinanza del 14/06/2018 del Tribunale del riesame di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. G. Rago;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Zacco Franca, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo…

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