Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza n. 43 del 2018

ECLI:IT:TARLT:2018:43SENT

Massima

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Il silenzio-rifiuto dell'amministrazione comunale sull'istanza di un privato, contenente una diffida a dare attuazione a una precedente delibera, integra un'omissione illegittima che obbliga l'ente a fornire una risposta espressa, anche se successivamente l'amministrazione abbia comunque dato seguito alla delibera oggetto della diffida. In tali casi, il ricorso proposto dal privato per l'accertamento dell'illegittimità del silenzio-rifiuto deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, ma l'amministrazione comunale è comunque condannata al pagamento delle spese di giudizio, in quanto il ricorso ha determinato l'adempimento dell'obbligo di provvedere. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'amministrazione comunale è tenuta a fornire una risposta espressa alle istanze dei privati, anche quando successivamente abbia comunque dato seguito alle richieste contenute nell'istanza. Il silenzio-rifiuto integra un'omissione illegittima, che obbliga l'ente a provvedere, e il ricorso proposto dal privato per l'accertamento di tale illegittimità, pur essendo dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, comporta la condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese di giudizio. Ciò in quanto il ricorso ha comunque determinato l'adempimento dell'obbligo di provvedere da parte dell'ente. La massima giuridica così formulata esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali. Il testo è autosufficiente, applicabile a casi analoghi e contiene le principali argomentazioni e ragionamenti presenti nella sentenza.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/02/2018

N. 00043/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00542/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 542 del 2017, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Latina, via ((omissis)), 52;

contro

Comune di Anagni, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Montebello, 30;
Ufficio Scolastico Regionale Lazio, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

nei conf…

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