Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43763 del 25 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:43763PEN

Massima

La Direttiva Comunitaria 115/08, una volta scaduti i termini per l'adeguamento delle legislazioni nazionali, impone la disapplicazione di ogni disposizione interna non conforme, determinando un effetto paragonabile ad una vera e propria abrogazione normativa. Pertanto, in sede esecutiva, si rende applicabile e si impone la revoca della sentenza di condanna ai sensi dell'art. 673 c.p.p., qualora il fatto non sia più previsto dalla legge come reato in esito all'entrata in vigore della Direttiva comunitaria. Il giudice dell'esecuzione è tenuto a disapplicare la norma interna in contrasto con la Direttiva europea, accertando l'avvenuta depenalizzazione del fatto, e a disporre la revoca della sentenza di condanna, ordinando la immediata liberazione del condannato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - rel. Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAIAZZO Luigi - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI FIRENZE;

nei confronti di:

1) MO. PE. GA. N. IL (OMESSO) C/;

avverso l'ordinanza n. 376/2011 TRIBUNALE di FIRENZE, del 26/04/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. UMBERTO ZAMPETTI;

lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

1. Con ordinanza in data 26.04.2011 il Tribunale monocrati…

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