La concessione di uno specchio acqueo per l'installazione di pontili destinati all'ormeggio di natanti da diporto rientra nella giurisdizione del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, ai sensi dell'art. 143, comma 1, lett. a), del r.d. 11 dicembre 1933, n. 1775, in quanto il provvedimento amministrativo che la nega incide direttamente sul regime delle acque pubbliche, disciplinandone la gestione e l'esercizio. Pertanto, il Tribunale Amministrativo Regionale è privo di giurisdizione per conoscere dell'impugnazione di tale provvedimento, dovendo la controversia essere devoluta al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, quale giudice nazionale fornito di giurisdizione sulla materia. La questione della giurisdizione ha carattere prioritario rispetto ad ogni altra, in quanto il difetto di giurisdizione del giudice adito lo priva del potere di esaminare qualunque profilo della controversia, in rito e nel merito. Ai sensi dell'art. 11 del d.lgs. n. 104/2010, il processo potrà essere riproposto nel termine perentorio previsto dal comma 2 del citato articolo, davanti al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, con salvezza degli effetti processuali e sostanziali della domanda, ferme restando le preclusioni e le decadenze già intervenute.