La concessione di posteggio per l'esercizio del commercio su aree pubbliche, scaduta alla data del 31 dicembre 2011 senza essere rinnovata, non può beneficiare della proroga automatica prevista dall'art. 181, comma 4-bis, del D.L. n. 34/2020, convertito in legge n. 77/2020, in quanto tale disposizione si applica esclusivamente alle concessioni in scadenza entro il 31 dicembre 2020. L'Amministrazione comunale, pertanto, è legittimata a ordinare la rimozione delle strutture installate sull'area pubblica in assenza di un valido titolo concessorio, senza che ciò comporti un obbligo di risarcimento del danno in capo all'Amministrazione. Inoltre, il ricorrente, privo di un valido titolo concessorio, non ha interesse ad impugnare il Piano del commercio comunale che non prevede l'assegnazione di posteggi in quella specifica area, trattandosi di scelte rientranti nella discrezionalità dell'Amministrazione. La sentenza, pertanto, rigetta il ricorso quanto all'annullamento dell'ordinanza di rimozione e dichiara inammissibile il ricorso per carenza di interesse in relazione all'impugnazione del Piano del commercio, compensando le spese di lite in considerazione della particolarità della vicenda.