Cassazione penale Sez. III sentenza n. 34221 del 22 settembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:34221PEN

Massima

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Il provvedimento del Questore che impone il divieto di accesso agli impianti sportivi e l'obbligo di presentazione presso gli uffici di polizia, quale misura di prevenzione ai sensi della legge n. 401 del 1989, deve essere adeguatamente motivato dal giudice in sede di convalida, con riferimento alla sussistenza dei presupposti di necessità, urgenza e pericolosità concreta ed attuale del soggetto, all'attribuibilità della condotta allo stesso e alla sua riconducibilità alle ipotesi previste dalla norma, nonché in ordine alla durata della misura, la quale può essere congruamente ridotta dal giudice qualora ritenuta eccessiva. La motivazione non può essere meramente formale o standardizzata, ma deve dare conto dell'effettiva valutazione degli elementi a sostegno del provvedimento e delle argomentazioni difensive dell'interessato, in considerazione della natura limitativa della libertà personale di tale misura di prevenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. LOMBARDI Alfredo Maria - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avv. Bussinello Roberto, difensore di fiducia di Co. Em. , n. a (OMESSO);

avverso l'ordinanza in data 19.12.2009 del G.I.P. del Tribunale di Milano, con la quale e' stato confermato il provvedimento del Questore di Milano in data 17.12.2009, che ha imposto al Co. il divieto di accedere agli impianti sportivi ed il contestuale obbligo di presentazione presso una Stazione dei C.C. per anni due.

Udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Alfredo Maria Lombardi;

Visti gli a…

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