Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5352 del 4 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:5352PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La deposizione della persona offesa, se ritenuta attendibile dal giudice di merito, può costituire prova sufficiente della colpevolezza dell'imputato anche in assenza di ulteriori riscontri, purché la motivazione che giustifica tale valutazione di attendibilità sia esauriente e non manifestamente illogica. Inoltre, l'età avanzata della persona offesa e il rapporto di amicizia tra il testimone e la stessa non rendono di per sé la motivazione illogica, qualora il giudice abbia adeguatamente spiegato le ragioni per cui ritiene più credibile la versione dei fatti fornita dalla persona offesa. Infine, la mancanza di riscontri esterni alle dichiarazioni della persona offesa non impedisce di ritenere provato anche il reato di minacce, qualora il giudice di merito abbia motivatamente ritenuto attendibile la deposizione della stessa anche in relazione a tale addebito. Il giudizio sulla congruità della pena e della provvisionale liquidata in favore della persona offesa è insindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogico o abnorme.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. OT., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 29/03/2006 CORTE APPELLO di MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. FEDERICO RAFFAELLO;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale in persona del Dott. JACOVIELLO Francesco, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

Ritiene quanto segue:

OSSERVA

Il tribunale di Milano con sentenza del 20.4.2004 ha condannato CA. Ot. alla p…

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