Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1020 del 2015

ECLI:IT:TARNA:2015:1020SENT

Massima

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Il diniego di condono edilizio è legittimo quando: 1. L'istanza di condono è improcedibile per carenza della documentazione minima prevista dalla legge, in particolare della dichiarazione con allegata documentazione fotografica dalla quale risulti la descrizione delle opere e lo stato dei lavori. L'onere di provare la risalenza e la consistenza edilizia delle opere abusive incombe sul richiedente il condono, in applicazione del principio di riferibilità o di vicinanza della prova. 2. Le opere abusive per le quali è stata presentata l'istanza di condono sono classificate come "tipologia 1" ai sensi dell'art. 32 della legge n. 326/2003 e sono state realizzate su immobili soggetti a vincoli paesaggistici. In tali casi, il combinato disposto dell'art. 32 della legge n. 47/1985 e dell'art. 32, comma 27, lett. d) della legge n. 269/2003 prevede che l'abuso non possa essere condonato, in quanto l'opera è stata realizzata in assenza o difformità dal titolo edilizio e non è conforme alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici. 3. L'ordine di demolizione dell'opera abusiva è legittimo in quanto l'art. 27 del D.P.R. n. 380/2001 sanziona con la demolizione la realizzazione senza titolo di opere in zone vincolate, a prescindere dallo stato iniziale dei lavori, essendo sufficiente l'accertamento dell'inizio o dell'esecuzione delle opere abusive. L'acquisizione gratuita dell'opera e dell'area di sedime al patrimonio comunale, in caso di inottemperanza all'ordine di demolizione, deriva direttamente dalla legge, senza necessità di una specifica motivazione.

Sentenza completa

N. 06603/2008
REG.RIC.

N. 01020/2015 REG.PROV.COLL.

N. 06603/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6603 del 2008, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa, per mandato a margine dell’atto introduttivo del giudizio, dall’avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Napoli, via Caracciolo, n. 15, presso lo studio dell’avv. ((omissis));

contro

Comune di Castellammare di Stabia, in persona del Dirigente il ((omissis)), titolare della legittimità processuale dell’Ente ex art. 58 dello Statuto comunale, avv. ((omissis)), rappresentato e difeso, giusta mandato in calce alla copia notificata del ricorso, nonché in forza di formale provvedimento di conferimento dell’incarico n. …

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