Consiglio di Stato sentenza n. 4075 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:4075SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, nell'esercizio della propria giurisdizione amministrativa, afferma il principio secondo cui l'ordine di demolizione di opere edilizie abusive, divenuto definitivo a seguito di giudicato, deve essere esattamente e integralmente eseguito, senza che possano essere adottate soluzioni elusive o surrogatorie che, pur apparentemente conformi alla lettera del provvedimento, ne vanifichino nella sostanza la finalità ripristinatoria. In particolare, qualora l'accertamento tecnico disposto dal giudice amministrativo evidenzi che, nonostante la rimozione degli elementi edilizi specificamente indicati nell'ordine di demolizione, permangano modifiche della consistenza e della destinazione d'uso dell'immobile tali da configurare un ampliamento abusivo, il giudice è tenuto a ordinare l'adozione di ulteriori misure di ripristino, anche mediante la nomina di un commissario ad acta che provveda in luogo dell'amministrazione inadempiente. Ciò in quanto l'interesse pubblico alla repressione degli abusi edilizi e al ristabilimento della legalità urbanistica non può essere eluso attraverso soluzioni che, pur formalmente conformi all'ordine di demolizione, ne svuotino di fatto la portata sostanziale. Il giudice amministrativo, pertanto, è tenuto a verificare l'effettiva ottemperanza all'ingiunzione di demolizione, senza limitarsi a un mero riscontro della rimozione degli elementi edilizi espressamente indicati, ma valutando complessivamente lo stato dei luoghi al fine di accertare il pieno ripristino della situazione legittima.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/05/2024

N. 04075/2024REG.PROV.COLL.

N. 06640/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6640 del 2022, proposto dalla società Hotel Milano di ((omissis)) e ((omissis)) & C Snc, in persona dei legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio Grez & Associati S.r.l. in Roma, corso ((omissis)) II n. 18;

contro

Comune di ((omissis)), non costituito in giudizio;

nei confronti

((omissis)), rappresentato e difeso, anche disgiuntamente, dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale presso i medesimi in assenza di elezione di domicilio fisico in Roma;

per la riforma

delle ordi…

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