Cassazione penale Sez. II sentenza n. 53946 del 20 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:53946PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni può essere legittimamente disposto quando vi sia un ragionevole e proporzionato rapporto tra il valore dei beni sequestrati e l'entità dei redditi dichiarati, tale da far presumere l'esistenza di una sproporzione economica ingiustificata tra il patrimonio posseduto e i redditi dichiarati, integrante il fumus commissi delicti. Il ricorso per cassazione avverso i provvedimenti cautelari reali è ammesso solo per violazione di legge, che ricorre in caso di mancanza fisica della motivazione o di motivazione meramente apparente, ma non per meri vizi logici o incompletezza della stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) l'(OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/03/2016 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. D'ARRIGO Cosimo;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. GALLI Massimo, che ha concluso chiedendo sia dichiarata l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
(OMISSIS) …

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