Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2185 del 17 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:2185PEN

Massima

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Il reato di ingiuria, essendo stato abrogato dal D.Lgs. n. 7 del 2016, non può più essere contestato all'imputato, il quale deve essere pertanto assolto da tale addebito. Tuttavia, la sentenza di condanna per il reato di lesioni personali, accertato sulla base della convergenza delle dichiarazioni della persona offesa, della testimonianza oculare e del certificato medico, è confermata, non potendo la Corte di Cassazione procedere a una diversa valutazione delle risultanze probatorie, riservata in via esclusiva al giudice di merito. Le eventuali nullità relative al mancato rispetto delle formalità previste per l'assunzione delle testimonianze, non eccepite tempestivamente dalla difesa, sono inammissibili in sede di legittimità. La pena irrogata per il reato di lesioni personali, rientrante nella competenza del giudice di pace, non può essere ulteriormente diminuita dalla Corte di Cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/09/2014 del GIUDICE DI PACE di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/11/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott. SCARLINI ENRICO VITTORIO STANISLAO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CORASANITI GIUSEPPE, che ha concluso per l'annullamento con rinvio.
Udito il difensore Avv. (…

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