Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33760 del 2 agosto 2013

ECLI:IT:CASS:2013:33760PEN

Massima

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Il legittimo impedimento dell'imputato a comparire all'udienza, dovuto a infermità, deve essere provato non solo nella sua effettiva esistenza, ma anche in relazione all'assoluta impossibilità fisica di presentarsi in tribunale. Il giudice è tenuto a effettuare una valutazione concreta e approfondita dell'impedimento addotto, considerando la natura dell'affezione, la prognosi, le cure e ogni altro elemento idoneo a verificare l'assolutezza dell'impedimento, senza limitarsi a una mera formula di stile. La mancata effettuazione di tale valutazione determina la nullità della dichiarazione di contumacia e degli atti processuali successivi, con conseguente regressione del procedimento al primo grado di giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2613/2012 CORTE APPELLO di GENOVA, del 13/12/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/06/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GERARDO SABEONE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

udito il difensore avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte di Appello di Genova, con sentenza…

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