Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2704 del 2018

ECLI:IT:TARMI:2018:2704SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio del proprio potere di sindacato sulle scelte urbanistiche compiute dall'amministrazione comunale nell'ambito della pianificazione territoriale, afferma che tali scelte sono connotate da un elevato grado di discrezionalità e possono essere censurate solo in presenza di vizi logico-giuridici manifesti, quali irragionevolezza, irrazionalità, illogicità e incongruità in relazione alle esigenze da soddisfare, ovvero in caso di palese travisamento dei fatti. L'amministrazione comunale non ha l'obbligo di motivare in modo specifico le scelte adottate in ordine alla destinazione delle singole aree, essendo sufficiente che le osservazioni presentate dai privati siano state esaminate e confrontate con gli interessi generali dello strumento pianificatorio. L'assoggettamento di aree con funzioni non residenziali a piano attuativo non necessita di particolare motivazione, in quanto tale strumento urbanistico attuativo può trovare applicazione anche in zone già parzialmente urbanizzate, al fine di contribuire alla riqualificazione complessiva degli insediamenti attraverso nuove opere di urbanizzazione. La valutazione circa la congruità del grado di urbanizzazione è rimessa all'esclusivo apprezzamento discrezionale del Comune, sindacabile solo per palesi illogicità, errori o incongruità. Pertanto, la previsione della cessione gratuita di aree per opere di urbanizzazione primaria e secondaria è legittima e giustificata dall'esigenza di realizzare tali opere. Infine, la disciplina degli interventi edilizi ammessi nelle more dell'approvazione del piano attuativo, ivi compresi quelli pertinenziali, deve essere interpretata in modo sistematico, tenendo conto delle diverse disposizioni contenute nello strumento urbanistico comunale.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/11/2018

N. 02704/2018 REG.PROV.COLL.

N. 01290/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1290 del 2010, proposto da
Tenova S.p.a., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso il loro studio in Milano, Corso di ((omissis)), 119;

contro

Comune di Castellanza, in persona del Sindaco, legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Milano, Via dei Pellegrini, 24;

nei confronti

Regione Lombardia, in persona del Presidente pro tempore, non costituita in giudizio;
Provincia di Varese, in persona …

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