Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 49564 del 27 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:49564PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti può essere desunta da un complesso di elementi probatori, quali dichiarazioni di collaboratori di giustizia, intercettazioni ambientali e telefoniche, nonché attività di osservazione e monitoraggio della Polizia Giudiziaria, anche se relativi a condotte successive rispetto a precedenti episodi di spaccio già oggetto di un precedente provvedimento cautelare, purché tali elementi siano idonei a dimostrare l'inserimento dell'indagato in una strutturata organizzazione dedita al commercio di droga in determinate aree, la sua consapevole partecipazione alle attività illecite e il suo contributo, anche se non direttamente esecutivo, al perseguimento degli scopi dell'associazione. Tali elementi probatori, se adeguatamente valutati e motivati, possono giustificare l'applicazione di una misura cautelare personale, anche in assenza di una prova diretta della partecipazione dell'indagato a singoli episodi di spaccio, essendo sufficiente la dimostrazione del suo ruolo nell'ambito dell'organizzazione criminale e del suo contributo, anche solo morale o logistico, al raggiungimento dei fini illeciti della stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. LANZA L. - rel. Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nata il giorno (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Napoli 22 maggio 2014.

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso.

Udita la relazione fatta dal Consigliere Luigi Lanza.

Sentito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale dott. CANEVELLI M. che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) ricorre personalmente avverso l'ordinanza d…

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