Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21935 del 7 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:21935PEN

Massima

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Il mancato rispetto delle norme sulla notifica della citazione in appello, con conseguente violazione del diritto di difesa dell'imputato, comporta l'annullamento della sentenza di secondo grado, anche quando il reato risulti nel frattempo estinto per intervenuta prescrizione. Il giudice di legittimità, in tali casi, deve pronunciare l'annullamento senza rinvio, in quanto l'accertamento della prescrizione rende superfluo un nuovo giudizio di merito. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il rispetto delle garanzie processuali, come la corretta notifica della citazione in appello all'imputato, rappresenta un requisito essenziale per la validità del procedimento, a tutela del diritto di difesa. Anche quando il reato risulti nel frattempo prescritto, l'annullamento della sentenza di secondo grado per vizi procedurali è comunque dovuto, in quanto la prescrizione non elimina la necessità di un corretto svolgimento del processo. Il giudice di legittimità, in tali casi, non può rinviare la causa al giudice di merito, ma deve pronunciare direttamente l'annullamento senza rinvio, in quanto l'accertamento della prescrizione rende superfluo un nuovo giudizio di appello. La massima sottolinea l'importanza del rispetto delle garanzie processuali, a prescindere dall'esito finale del procedimento, e la necessità per il giudice di legittimità di adottare la soluzione più idonea a tutelare i diritti dell'imputato, anche quando il reato risulti nel frattempo estinto per prescrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avv. (OMISSIS) difensore di:

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza n.370/2010 della Corte d'appello di Caltanissetta, sezione penale, in data 5.5.2011;

Sentita la relazione fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dr. ((omissis));

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, nella persona del Dr. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

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