Cassazione penale Sez. III sentenza n. 43154 del 1 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:43154PEN

Massima

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Il divieto di accesso agli impianti sportivi imposto dal Questore, se notificato all'imputato, è efficace anche in caso di sua assenza ingiustificata al processo di appello, in quanto la rinuncia dell'imputato a comparire sana il vizio di notifica tardiva del decreto di citazione, senza che ciò comporti una violazione delle garanzie difensive, essendo rimessa alla sua autonoma scelta la decisione di non presenziare al processo. L'accertamento della presenza dell'imputato nell'impianto sportivo in violazione del divieto, effettuato sulla base di videoregistrazioni e del riconoscimento da parte di un ufficiale di polizia giudiziaria, è valutazione di merito incensurabile in sede di legittimità, in quanto adeguatamente e logicamente motivata dai giudici di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. LIBERATI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/6/2016 della Corte d'appello di Ancona;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Giovanni Liberati;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Cuomo Luigi, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 27 giugno 2016 la Corte d'appello di Ancona ha respinto l'impugnazione de…

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