Il rapporto di lavoro subordinato si caratterizza per l'assoggettamento del lavoratore al potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore di lavoro, da accertarsi sulla base delle concrete modalità di svolgimento della prestazione. Gli ulteriori indici sussidiari, quali l'osservanza di un orario predeterminato, il pagamento di una retribuzione fissa, l'assenza di rischio d'impresa e il coordinamento del datore, hanno valore meramente indiziario e possono essere valutati globalmente dal giudice solo ove non emerga chiaramente l'eterodirezione. L'onere probatorio della sussistenza degli elementi costitutivi del rapporto di lavoro subordinato grava sul lavoratore, il quale deve fornire elementi idonei a dimostrare l'effettivo assoggettamento al potere direttivo del datore di lavoro, non essendo sufficienti a tal fine mere dichiarazioni o annotazioni unilaterali. In assenza di tali prove, il rapporto deve essere qualificato come autonomo, anche ove il lavoratore abbia svolto attività lavorative a favore del datore, in quanto la mera esecuzione di un risultato non implica necessariamente l'esistenza di un vincolo di subordinazione. Inoltre, la concessione gratuita di un alloggio al lavoratore, a fronte di attività di custodia e manutenzione dello stesso, è indice della natura autonoma del rapporto, non potendo tale utilità essere considerata come corrispettivo di una prestazione lavorativa subordinata. Infine, l'onere probatorio grava anche sull'accertamento dell'infortunio sul lavoro, dovendo il lavoratore fornire elementi certi in merito alla data, al luogo e alle modalità del sinistro, non essendo sufficiente la mera denuncia all'INAIL.