Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28394 del 8 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:28394PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel pronunciare il proscioglimento per vizio totale di mente, è tenuto a valutare la sussistenza della pericolosità sociale dell'imputato, a prescindere dalla richiesta di parte, al fine di applicare la misura di sicurezza più idonea. Tale valutazione deve essere effettuata sulla base di un accertamento peritale che documenti l'assenza di controllo degli impulsi dell'imputato, anche se affetto da malattia mentale, che lo portano a delinquere per procurarsi sostanze stupefacenti. Il giudizio sulla pericolosità sociale, fondato su argomenti privi di vizi logici, non può essere contestato in sede di legittimità se non attraverso specifiche censure, non essendo sufficiente una generica deduzione di violazione di legge o vizio di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - est. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/06/2015 della Corte di Appello di Perugia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal Consigliere Dott. SGADARI Giuseppe;
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. TOCCI Stefano, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe, la Corte di Appello di Perugi…

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