Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30730 del 5 agosto 2021

ECLI:IT:CASS:2021:30730PEN

Massima

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Il reato di falsa attestazione di qualità personali (art. 495 c.p.) si configura quando l'agente fornisce alle forze dell'ordine false dichiarazioni sulla propria identità o su altre qualità personali, in quanto tali dichiarazioni rivestono carattere di attestazione preordinata a garantire al pubblico ufficiale le proprie qualità, e, ove mendaci, integrano l'elemento distintivo del reato di falsa attestazione rispetto all'ipotesi di falsa dichiarazione a un pubblico ufficiale (art. 496 c.p.). Rileva, ai fini della sussistenza del reato di cui all'art. 495 c.p., la natura di "attestazione" della dichiarazione resa, indipendentemente dal fatto che essa sia stata poi verbalizzata in un atto pubblico, nonché la destinazione della dichiarazione a essere trasfusa in un atto pubblico. Pertanto, nel caso in cui l'agente fornisca false dichiarazioni sulla propria identità agli operanti che lo abbiano trovato privo di documenti d'identità, trovando applicazione l'art. 495 c.p. e non l'art. 496 c.p., la richiesta di applicazione della causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis c.p. risulta manifestamente infondata, stante la pena edittale prevista per il reato di falsa attestazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/05/2020 della CORTE APPELLO di TRENTO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BORRELLI PAOLA;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale TASSONE KATE, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La sentenza impugnata e' stata emessa il 20 maggio 2020 dalla Corte di appello di Trento, che ha confermato la decisione del Tribunale d…

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