Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35551 del 26 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:35551PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: Il giudice di merito, nel valutare la prova indiziaria, deve compiere un'attenta e puntuale analisi di tutti gli elementi probatori, anche di natura indiretta, verificandone la coerenza e la convergenza verso un quadro probatorio logicamente e razionalmente unitario, senza limitarsi a una mera elencazione degli indizi, ma esplicitandone le ragioni di attendibilità e concludenza. Ciò anche in relazione a tesi difensive alternative, che devono essere esaminate e motivatamente escluse, purché non si tratti di mere ipotesi speculative, ma di ricostruzioni plausibili e coerenti con il complessivo quadro probatorio. La valutazione del giudice di merito, se sorretta da motivazione congrua e logicamente argomentata, è insindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o contraddittoria rispetto agli elementi di prova acquisiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ga. Fi., n. a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'assise d'appello di Reggio Calabria deliberata il 27 maggio 2003 e deposi tata il 30 ottobre 2006;

Sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udite le conclusioni del P.M. Dott. DI POPOLO Angelo che ha chiesto il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. VENETO Armando (foro di PALMI).

MOTIVI DELLA DECISIONE…

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