Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13601 del 20 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:13601PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p. può essere desunta non solo dalla prova diretta di una condotta di partecipazione, ma anche da elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, quali il coinvolgimento dell'indagato in reati-fine di natura estorsiva, il suo ruolo di portavoce del capo clan nei rapporti con le vittime, la disponibilità di esercizi commerciali utilizzati per la riscossione dei proventi illeciti, nonché la consapevolezza e la volontà di contribuire stabilmente al programma criminoso dell'associazione, anche attraverso condotte di agevolazione e rafforzamento della struttura associativa. La mera contiguità ambientale o parentale non è di per sé sufficiente a integrare l'elemento materiale e psicologico del reato associativo, essendo necessario il riscontro di un contributo concreto e consapevole all'attività del sodalizio criminoso. Tuttavia, le modalità di realizzazione dei reati-fine, le dinamiche relazionali all'interno del gruppo e le condotte di agevolazione possono costituire elementi sintomatici della partecipazione all'associazione, da valutare nel contesto complessivo degli indizi a carico dell'indagato. La motivazione del giudice di merito, se congrua e logica, non è sindacabile in sede di legittimità, salvo i casi di manifesta illogicità o travisamento della prova.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

Dott. SIANI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 2594/2016 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 25/05/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VINCENZO SIANI;
sentite le conclusioni del PG Dott. GALLI Massimo, che ha chiesto rigettarsi il ricorso con le statuizioni consequenziali.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe, emessa in data 25 maggio - 22 giugno 2016, il Tribunale di Napoli, investito della richiesta di riesame proposta nell'interesse di (OMI…

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