Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23606 del 13 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:23606PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il possesso di beni provenienti da reato, anche se non direttamente intestati all'imputato, può integrare il reato di ricettazione qualora siano presenti elementi probatori sufficienti a dimostrarne la disponibilità e la consapevolezza della provenienza delittuosa, senza che rilevi la mancata intestazione del bene all'imputato o il luogo di custodia dello stesso. Le dichiarazioni rese dall'indagato in sede di attività di polizia giudiziaria, pur non essendo utilizzabili come prova diretta, possono tuttavia costituire un valido elemento indiziario ai fini dell'accertamento della responsabilità, qualora siano riscontrate da altri elementi probatori. Ai fini della determinazione del termine di prescrizione del reato di ricettazione, non rilevano le circostanze attenuanti, neppure quelle ad effetto speciale, dovendosi applicare il termine ordinario di dieci anni, decorrente dalla data del fatto, con le sole sospensioni conseguenti ai rinvii richiesti dalla difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - rel. Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SA. VA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 299/2008 CORTE APPELLO di LECCE, del 28/04/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/05/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIULIANO CASUCCI;

udito il P.G. in persona del Dott. GIALANELLA Antonio che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.