Cassazione penale Sez. II sentenza n. 37015 del 14 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:37015PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di truffa aggravata si realizza anche quando uno degli imputati, approfittando di un pregresso rapporto di amicizia e di affari con la persona offesa, la induce in errore mediante artifici e raggiri, come il nascondimento di movimenti del corpo finalizzati a celare alla vittima l'effettiva dinamica dell'operazione fraudolenta, pur se l'altro concorrente non abbia avuto un ruolo attivo in tale fase, essendo sufficiente il contributo di ciascuno, anche in momenti diversi, all'attuazione del disegno criminoso comune. In tali casi, la responsabilità penale di entrambi gli imputati può essere affermata in relazione a qualsiasi fase dell'iter criminis, a prescindere dalla ripartizione dei singoli compiti, purché sia provato il concerto tra di loro e il contributo causale di ciascuno alla realizzazione del reato. La sentenza di condanna può essere adeguatamente motivata anche per relationem, facendo espresso riferimento alla ricostruzione dei fatti e alle logiche conclusioni del primo giudice, qualora le censure dell'appellante si limitino alla mera riproposizione di questioni di fatto già esaurientemente esaminate e risolte in primo grado. Inoltre, la determinazione della pena nel minimo edittale, nonché la rimessione al giudice dell'esecuzione della valutazione circa l'applicabilità di eventuali benefici, rientrano nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui decisione è immune da vizi logico-giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO ((omissis)) - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - rel. Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. MA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 193/2008 CORTE APPELLO SEZ.DIST. di BOLZANO, del 21/01/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/10/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO CHINDEMI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI Mario che ha concluso per il rigetto del ricorso.

OSSERVA IN FATTO

La Corte di appello di Tr…

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