Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 50086 del 6 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:50086PEN

Massima

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Il sequestro di persona a scopo di estorsione è un reato grave che richiede una rigorosa valutazione probatoria da parte del giudice. Ai fini della condanna, il giudice deve accertare la responsabilità dell'imputato al di là di ogni ragionevole dubbio, sulla base di un complesso di elementi indiziari che, valutati nel loro insieme in modo logico e coerente, siano idonei a escludere ipotesi alternative e a fornire una ricostruzione convincente della dinamica del fatto. In particolare, il giudice può fondare il giudizio di colpevolezza su elementi quali: le risultanze dei tabulati telefonici, che possono rivelare contatti e movimenti degli imputati compatibili con la commissione del reato; la disponibilità da parte dell'imputato di veicoli e mezzi idonei al trasporto e alla custodia della vittima; le dichiarazioni della vittima; le condotte successive al fatto, come tentativi di inquinamento delle prove; le relazioni e conoscenze pregresse tra gli imputati, che possano aver agevolato l'ideazione e l'esecuzione del piano criminoso. Tali elementi, valutati nel loro complesso e in modo unitario, devono condurre a una ricostruzione dei fatti che escluda in modo ragionevole ogni diversa ipotesi e che consenta di affermare la responsabilità dell'imputato oltre ogni ragionevole dubbio. Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione della sentenza di merito, non può sostituirsi alla valutazione discrezionale del giudice di fatto, ma deve verificare la logicità e la coerenza complessiva del ragionamento seguito, senza entrare nel merito delle valutazioni probatorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. AGLIASTRO Mirella - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. BASSI Alessand - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/10/2017 della Corte d'assise d'appello di Sassari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.

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