Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38324 del 19 settembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:38324PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) si configura quando l'agente, con condotte reiterate, cagiona alla persona offesa un perdurante e grave stato di ansia o di paura, ovvero ne determina un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva, ovvero costringe la persona offesa ad alterare le proprie abitudini di vita. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessaria la prova di una pluralità di atti persecutori, essendo sufficiente la reiterazione di condotte idonee a cagionare il perdurante e grave stato di ansia o di paura nella vittima, come nel caso di numerosi messaggi ingiuriosi e minacciosi inviati dall'imputato alla persona offesa, anche attraverso l'utilizzo di utenze telefoniche a lui riconducibili, nonché di comportamenti aggressivi tenuti nei confronti della stessa in luoghi pubblici. La documentazione fotografica ("screenshot") di tali messaggi, acquisita agli atti, costituisce legittimo mezzo di prova, in quanto rientrante nella nozione di documento ai sensi dell'art. 234 c.p.p., senza che sia necessaria l'applicazione della disciplina delle intercettazioni o dell'acquisizione di corrispondenza. La valutazione della credibilità della persona offesa e dell'attendibilità delle sue dichiarazioni accusatorie rientra nella esclusiva competenza dei giudici di merito, la cui motivazione non può essere sindacata in sede di legittimità, se non per vizi logici o manifesta illogicità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. MASINI Tiziano - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/10/2021 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ALFREDO GUARDIANO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. SERRAO D'AQUINO PASQUALE;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore;
L'avvocato (OMISSIS), chiede il rigetto del ricorso e/o l'inammissibilit…

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