Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35110 del 19 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:35110PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel procedimento di applicazione di misure di prevenzione personali, è abilitato a valutare gli elementi probatori tratti da procedimenti penali anche in corso, in quanto l'autonomia del procedimento di prevenzione rispetto al processo penale consente di apprezzare la pericolosità sociale del proposto sulla base di condanne non ancora definitive, nonché di frequentazioni con pregiudicati e altri indici rivelatori di una persistente pericolosità sociale, senza che ciò si traduca in una violazione del principio di presunzione di innocenza. Pertanto, il sindacato di legittimità sulla motivazione del provvedimento di applicazione della misura di prevenzione è limitato alla verifica della sua logicità e coerenza interna, senza possibilità di riesaminare nel merito gli elementi fattuali posti a fondamento della valutazione di pericolosità sociale, atteso che tale valutazione rientra nella competenza esclusiva del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Consigliere

Dott. SANTACROCE Giorgio - Consigliere

Dott. GRANERO Francantonio - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SC. An., N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 21/12/2006 CORTE APPELLO di NAPOLI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAVALLO Aldo;

lette le conclusioni del P.G. Dott. IZZO Gioacchino, il quale ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

Osserva:

IN FATTO ED IN DIRITTO

1. Il difensore di fiducia di Selliamone Antonio, ha proposto ricorso per cassazione avverso il de…

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