Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2207 del 19 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:2207PEN

Massima

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Il delitto di riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù è un reato a fattispecie plurima, che può essere integrato alternativamente dalla condotta di chi esercita su una persona poteri corrispondenti a quelli del proprietario, comportando la "reificazione" della vittima e il suo sfruttamento, oppure dalla condotta di riduzione o mantenimento di una persona in stato di soggezione continuativa, in relazione alla quale è richiesta la prova dell'ulteriore elemento costituito dall'imposizione di prestazioni integranti lo sfruttamento della vittima. Ai fini della configurabilità del requisito dello stato di soggezione della persona offesa, rilevante per l'integrazione del reato, non è necessaria la totale privazione della libertà personale della medesima, ma soltanto una significativa compromissione della sua capacità di autodeterminazione. Il divieto di "reformatio in pejus" è diretto a impedire l'applicazione di un trattamento sanzionatorio più grave, avendo riguardo unicamente alla pena sotto il profilo sia della specie, sia della quantità della sua complessiva determinazione, e non a garantire all'imputato un trattamento sotto ogni aspetto migliore di quello riservatogli nel precedente grado o comunque spettantegli in relazione alla precedente qualificazione giuridica del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - rel. Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. Scarl INI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) ALIAS (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS) ALIAS (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/05/2021 della CORTE ASSISE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DE GREGORIO EDUARDO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa ODELLO LUCIA;
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
Con la sentenza impugnata la Corte d'Assise di Appello di Mila…

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