La massima giuridica che si può estrarre dalla sentenza è la seguente: L'esercizio di attività sanitaria e socio-sanitaria in regime ambulatoriale, ivi comprese quelle riabilitative, è soggetto al previo rilascio dell'autorizzazione all'esercizio da parte della Regione, ai sensi della legge regionale n. 4 del 2003 e del Regolamento regionale n. 2 del 2007. In assenza di tale titolo autorizzativo, il Comune è tenuto ad applicare le sanzioni amministrative previste dalla normativa regionale, consistenti nell'irrogazione di una sanzione pecuniaria e nell'immediata cessazione dell'esercizio e chiusura della struttura, senza che possa rilevare il mancato rispetto dei termini procedimentali da parte dell'Amministrazione regionale o l'asserito silenzio equivalente a provvedimento di accoglimento della domanda di autorizzazione. Il regime autorizzatorio è finalizzato alla tutela della salute pubblica e non contrasta con il principio di libertà di iniziativa economica, in quanto risponde a criteri di programmazione e di verifica della compatibilità della nuova struttura con il fabbisogno complessivo di assistenza sanitaria nel territorio regionale.