Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5953 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:5953SENT

Massima

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Il vincolo paesaggistico e archeologico imposto su un'area costituisce un limite legittimo all'accoglimento di una domanda di condono edilizio, anche qualora l'opera abusiva sia stata realizzata prima dell'apposizione del vincolo, in quanto il giudizio di compatibilità deve essere effettuato al momento della decisione sulla domanda di sanatoria, in applicazione del principio del tempus regit actum. La Soprintendenza competente gode di ampia discrezionalità tecnico-specialistica nel valutare l'impatto dell'opera abusiva sul contesto paesaggistico e archeologico tutelato, sindacabile in sede giurisdizionale solo per difetto di motivazione, illogicità manifesta o errore di fatto. Il parere negativo della Soprintendenza, adeguatamente motivato in relazione alle caratteristiche e all'estensione dell'opera abusiva nonché al contesto di riferimento, costituisce un valido e assorbente presupposto per il diniego della domanda di condono, anche in presenza di altre costruzioni nella medesima area, poiché la compromissione di un ambito protetto richiede una maggiore tutela per evitare ulteriori pregiudizi. L'amministrazione non è tenuta a una puntuale e analitica confutazione delle singole argomentazioni svolte dal privato in sede di controdeduzioni ex art. 10-bis della legge n. 241/1990, essendo sufficiente una motivazione complessivamente logica e razionale nel considerare il senso sostanziale delle deduzioni presentate.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/03/2024

N. 05953/2024 REG.PROV.COLL.

N. 12840/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 12840 del 2014, integrato da motivi aggiunti, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per il Comune di Roma, Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, in persona dei legali rappresentanti pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;
Roma Capitale, in persona del legale rappresentante…

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