Il concorso nel reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti è configurabile anche per il soggetto che si sia limitato ad annotare tali fatture false in contabilità, senza averle inserite nella dichiarazione fiscale, in quanto tale condotta integra un contributo causale alla realizzazione del reato di cui all'art. 8 del d.lgs. n. 74/2000. Infatti, l'art. 9 del medesimo decreto, che esclude la configurabilità del concorso tra emittente e utilizzatore delle fatture false, si riferisce al solo caso in cui il soggetto abbia effettivamente utilizzato i documenti inesistenti nella propria dichiarazione fiscale, indicando elementi passivi fittizi. Diversamente, qualora il soggetto si sia limitato ad annotare in contabilità le fatture false, senza inserirle nella dichiarazione, egli concorre nel reato di emissione di tali documenti, non trovando applicazione la causa di non punibilità prevista dall'art. 9. Tale interpretazione evita di creare un'area di impunità per coloro che, pur avendo concorso nell'emissione di fatture false, non le abbiano poi utilizzate nella dichiarazione fiscale, frustrando così la finalità antievasiva della normativa.