Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23694 del 18 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:23694PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il concorso nel reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale può essere configurato anche nei confronti di soggetti che, pur non rivestendo formalmente la qualifica di amministratori, abbiano di fatto svolto un ruolo determinante nella gestione dell'impresa fallita, partecipando attivamente alle condotte distrattive e dissipative del patrimonio sociale. In tali ipotesi, la responsabilità penale prescinde dalla qualifica formale ricoperta dall'agente, essendo sufficiente l'accertamento del suo effettivo coinvolgimento nella gestione dell'impresa e nella realizzazione delle condotte fraudolente, anche attraverso il ricorso a fonti di prova indirette, quali le dichiarazioni di altri imputati e testimoni, purché sorrette da adeguati riscontri probatori. L'affermazione di responsabilità in capo al concorrente non amministratore formale non comporta violazione del principio di corrispondenza tra accusa e sentenza, essendo sufficiente che la condotta contestata sia stata effettivamente accertata e ritenuta provata nel suo concreto svolgimento, a prescindere dalla qualifica soggettiva inizialmente attribuita all'imputato. La motivazione della sentenza di condanna deve dare conto in modo chiaro e logico del percorso argomentativo seguito dal giudice per ricostruire il quadro probatorio e pervenire all'affermazione di responsabilità, valorizzando tutti gli elementi di prova acquisiti, anche di natura indiziaria, purché dotati di adeguata forza persuasiva e reciprocamente convergenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - rel. Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) NA. GI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 671/2002 CORTE APPELLO di ANCONA, del 17/03/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/03/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. BEVERE Antonio;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI Mario che ha concluso per il rigetto.

FATTO E DIRITTO

Con sentenza emessa il 17.3.2009, la corte d…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.