Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'Amministrazione procedente, in presenza di una domanda di concessione demaniale marittima presentata in concorrenza ai sensi dell'art. 37 del Codice della Navigazione, è tenuta a valutare comparativamente le diverse istanze, privilegiando quella che offra maggiori garanzie di proficua utilizzazione della concessione e che risponda a un più rilevante interesse pubblico. Nell'ambito di tale valutazione comparativa, l'Amministrazione non può limitare arbitrariamente la durata della concessione richiesta, dovendo invece tener conto della scadenza naturale della concessione demaniale già in essere in capo al richiedente, ove questa superi il termine del 31 dicembre 2023 fissato dalla giurisprudenza per il cessare degli effetti delle proroghe legislative delle concessioni demaniali marittime. Inoltre, in ossequio al principio del favor partecipationis, l'Amministrazione può consentire la regolarizzazione di irregolarità non essenziali nella presentazione della domanda di concessione, al fine di assicurare la massima partecipazione alla procedura comparativa. Infine, l'Amministrazione è tenuta a garantire la massima trasparenza del procedimento, rendendo accessibili agli interessati tutti gli atti e i documenti rilevanti ai fini della valutazione comparativa delle domande di concessione.