Cassazione penale Sez. I sentenza n. 51483 del 20 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:51483PEN

Massima

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Il cacciatore che, nell'esercizio dell'attività venatoria, esploda colpi di arma da fuoco in direzione di luoghi frequentati da persone, in violazione della distanza minima prevista dalla legge, commette il reato di accensione ed esplosioni pericolose di cui all'art. 703 c.p. e non il mero illecito amministrativo. Tale condotta, infatti, non può essere ricondotta alla sola disciplina amministrativa speciale in materia venatoria, atteso che la normativa di settore prevede espressamente la riserva di applicazione delle sanzioni penali per i fatti costituenti reato. La giurisprudenza di legittimità ha consolidato l'orientamento secondo cui la violazione, da parte del cacciatore, del divieto di sparare a distanza inferiore ai centocinquanta metri in direzione di fabbricati destinati ad abitazione integra la fattispecie contravvenzionale di cui all'art. 703 c.p., non potendo trovare applicazione la sola disciplina amministrativa speciale, in ragione della clausola di riserva prevista dalla legge n. 157 del 1992. Pertanto, la condotta del cacciatore che, in spregio alle prescrizioni di legge, esploda colpi di arma da fuoco in direzione di luoghi frequentati da persone, pone in essere un comportamento penalmente rilevante, a prescindere dalla circostanza che egli sia munito di regolare licenza venatoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Presidente

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/02/2018 del TRIBUNALE di RIETI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ANTONIO CAIRO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. PERELLI Simone che ha concluso chiedendo;
Il P.G. chiede l'inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore:
L'avvocato (OMISSIS), chiede…

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