Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 11579 del 2005

ECLI:IT:TARLAZ:2005:11579SENT

Massima

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Il proprietario di un immobile limitrofo a un'opera edilizia realizzata in totale o parziale difformità rispetto al progetto precedentemente assentito è titolare di un interesse qualificato al mantenimento delle caratteristiche urbanistiche della zona e può pertanto impugnare il silenzio serbato dall'amministrazione comunale sull'istanza di adozione dei provvedimenti necessari ad accertare e sanzionare l'abuso edilizio. L'amministrazione comunale è tenuta a provvedere espressamente sull'istanza, adottando le misure sanzionatorie ovvero motivando l'eventuale insussistenza degli abusi; il suo silenzio-rifiuto è pertanto illegittimo e sindacabile in sede giurisdizionale. In caso di perdurante inerzia dell'amministrazione, il giudice può nominare un commissario ad acta per l'adozione del provvedimento dovuto.

Sentenza completa

FATTO
La ricorrente è proprietaria di un immobile sito in Nettuno, via dei Fr. n. 7, individuato sul lotto di terreno distinto in catasto presso l'U.T.E. di Roma al foglio n. 33 p.lle nn. 451-455 e 748, ricadente nella zona S1-C del nuovo P.R.G. del Comune di Nettuno.
Il suddetto lotto di terreno è confinante con altra proprietà del sig. C. e della società n. a r.l., anch'essa ricadente in zona S1, all'interno della quale sorgono due grandi capannoni adibiti all'attività di lavorazione del metallo.
Avendo constatato la realizzazione di un'immensa tettoia, alta almeno 12,00 metri, con la funzione di mettere in comunicazione due fabbricati preesistenti, in data 16.2.2005 la sig.ra T. presentava istanza di accesso presso il Comune di Nettuno, chiedendo copia di tutti gli atti concernenti il procedimento relativo ai lavori di costruzione della stessa ed in particolare degli eventuali titoli abilitativi rilasciati.
A ciò l'Amministrazione ottemp…

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